www.giornalelirpinia.it

    03/07/2024

L’occhio sulla città/Avellino e la sua quota cento

E-mail Stampa PDF

b_300_220_15593462_0___images_stories_Rubriche-LaLettera_tempo_libero.jpgAVELLINO – Avellino ha la sua quota cento, ma non celebra un illustre pensionamento anticipato e nemmeno un importante traguardo raggiunto. Tutt’altro: Il Sole 24 Ore ha di recente redatto e pubblicato “l’indice del tempo libero” e Avellino si è classificata al centesimo posto su centosette  città a livello nazionale. La graduatoria che comunque, è  utile rimarcarlo, si basa  su dati elaborati e certificati nel 2018, tiene conto di diversi indicatori, incrociando i numeri  del turismo, come ad esempio, il tempo di permanenza di visitatori sul territorio, con offerte specifiche: dall’enogastronomia alla proposta culturale in genere.

Analizzando dapprima il dato generale emergono inequivocabili due dati: l’ormai atavica  spaccatura tra Nord e Sud per tutto quanto attiene all’offerta turistica con il Nord nettamente sopra la media e la differenza tra aree interne ed area costiera del Centro Sud, con quest’ultima altrettanto nettamente in  posizione di vantaggio. Ora, guardando nello specifico alla Campania, fatta eccezione per Napoli e Salerno, che comunque nella classifica nazionale figurano rispettivamente al quarantatreesimo ed al sessantaseiesimo posto, a sorpresa Caserta, nonostante l’attrattiva e splendida reggia, è superata da Benevento, con il suo altrettanto splendido teatro romano  e l’arco di Traiano.

Nettamente in difficoltà la nostra città che soffre in particolare in riferimento alle capacità attrattive e all’offerta culturale: il capoluogo, infatti, è ultimo in Italia per numero di spettacoli teatrali offerti. Poco o nulla cambia per  Avellino (centotreesimo  posto) in quanto a luogo scelto o preferito per lo svolgimento di concerti e (novantaduesimo posto) in quanto a organizzazione di mostre. Non può essere eluso nemmeno il dato assai poco incoraggiante concernente la scarsa presenza nel capoluogo di librerie e/o “caffè letterari”. Anche per ciò che concerne la permanenza di turisti e visitatori sul territorio Avellino e l’Irpinia  arrancano: si predilige, infatti, una forma di stanziamento e di turismo “ mordi e fuggi”. Una o due notti al massimo, infatti, è il tempo di permanenza prescelto. Un qualche sorriso, forse l’unico, lo regalano invece l’enogastronomia e il numero di sale cinematografiche attive in città: Avellino, infatti, incredibilmente risulta al cinquantaduesimo posto per presenza di sale cinematografiche in città e al settantottesimo posto per la presenza di agriturismi, bar e ristoranti tra la città e la provincia. Appaiate, infine, Avellino e Benevento, all’ottantesimo posto, per quel che riguarda l’efficienza di impianti e strutture sportive.

Insomma, il report annuale nazionale sull’indice del tempo libero del Sole 24 Ore, consegna alla nostra città e all’Irpinia tutta un dato inequivocabile: la difficoltà generalizzata su più fronti che si traduce, com’è ovvio, nell’immediata necessità di dover risalire la china. Pertanto, invitiamo, al termine del pur già ricco ed attrattivo programma di eventi nell’ambito del “Ferragosto avellinese”  ogni componente dell’amministrazione comunale cittadina, ognuna  per la propria area di competenza, a profondere ogni sforzo nella direzione appena auspicata.

Nel ricordare come l’attrattività quanto l’offerta culturale della nostra città siano stati e siano temi assi cari alla nostra rubrica ci permettiamo di sollecitare il sindaco e la sua giunta ad un pronto attivismo eventualmente iniziando col ripristinare l’ex Eliseo e/o la Dogana a sale cinematografiche cittadine, ossia  riportarle alla loro primigenia funzione, stante anche il permanere del cineteatro Partenio, ad ora ancora unica sala cinematografica attiva in città, poco consona  alla  funzione di struttura aperta al pubblico: solo due esempi d’attenzione ma che riteniamo intrisi di un forte valore identitario e simbolico.

Certi  della sensibilità del sindaco e della sua giunta e confidando perciò in rapide quanto tangibili risposte in tal senso assicuriamo occhio vigile ed attento pronti, come da prassi, a registrare quanto accadrà nell’esclusivo interesse della città e con il non celato auspicio di vederle restituita quella centralità e dinamicità che pretende e merita. Per completezza d’informazione pubblichiamo di seguito il “podio generale nazionale dell’indice del tempo libero”: 1) Rimini, 2) Seconda Firenze, 3) Venezia.

Ancora: è giusto sottolineare che “l’indice del tempo libero” è propedeutico e dunque sarà utilizzato anche per l’indagine sulla qualità della vita 2019, condotta sempre dal Sole 24 Ore.

 

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna

DG3 Dolciaria

Geoconsult

Condividi


www.puhua.net www.darongshu.cn www.fullwa.com www.poptunnel.com