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    22/07/2024

L’occhio sulla città/Calcio Avellino: la quiete dopo la tempesta

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Angelo D'AgostinoAVELLINO – A sole due settimane di distanza il nostro occhio torna a guardare al calcio non per commentare la prova dell’Avellino comunque tutta orgoglio e cuore disputata la scorsa domenica contro il Bari,  ma per plaudire alla svolta societaria ormai resasi necessaria, culminata col cambio di proprietà, ufficializzato e ratificato lo scorso lunedì. Come si ricorderà, nei nostri ultimi due sguardi sul tema, avevamo auspicato serenità nel lavoro, fiducia in chi è chiamato ad assolvere a compiti di gestione e di management, tranquillità economica, che non va mai sottaciuta, e certezza di futuro, tutte cose che ad oggi, nei fatti, sembrano poter essere garantite. L’improvvisazione, che appariva carattere dominante intorno all’Avellino nell’ultimo periodo, sembra aver lasciato spazio ad una solidità progettuale e ad ambizioni che riportano alla mente  fasti di un pur recente passato. Staremo a vedere.

Un ruolo di primo piano per uscire dall’impasse lo ha giocato “l’associazione  per la storia”, guidata da Mario Dell’Anno, storico ultrà avellinese e il sindaco Festa dal quale, nel dargliene pienamente atto e merito, vorremmo che con questa stessa celerità e concretezza d’azione potesse impegnarsi anche nella risoluzione delle tante istanze di cui la città è portatrice.

Nel merito fa piacere comunque apprendere che, in perfetta sinergia con la nuova proprietà dell’Avellino calcio, tra gli impegni di mandato di questa amministrazione c’è la volontà alla costruzione del nuovo stadio. Buon proposito, certo, ma prima sarebbe auspicabile che si provvedesse alla conservazione dell’esistente, con alcuni improrogabili interventi di messa in sicurezza dell’impianto, di pertinenza comunale, i cui mancati rapidi adempimenti potrebbero danneggiare indirettamente anche la società. Ci riferiamo all’istallazione delle nuove sedute in tribuna Montevergine laterale ad in tribuna Terminio che, proprio per la  mancata risoluzione della questione in oggetto, l’una risulta accessibile con capienza ridotta, l’altra addirittura chiusa, oltre  alle prove da carico da effettuare in Curva Sud e all’eventuale possibile ma non immediata riapertura della Curva Nord. Tutte questioni per le quali sembra essersi  già assicurata comunque  piena  e proficua collaborazione ad una rapida risoluzione dai vari attori in campo. Ci sia consentito anche un accenno alle “bizze” dell’ascensore che dà accesso alla tribuna stampa a cui, certamente, in tempi brevi si saprà porre giusto rimedio.

Ora, nell’accogliere con i migliori auspici la nuova proprietà e con essa la ritrovata collaborazione istituzionale ad ogni livello, tanto cittadino, quanto ai vertici del calcio italiano, speriamo non si abbiano “dolorosi squilibri negli assetti di base” e che si possano dunque ‘blindare”, anche per il futuro, alcuni punti fermi: stiamo pensando a mister Capuano, figura ormai sempre più centrale, per la capacità di caricare e tener concentrata la squadra, al direttore sportivo Salvatore Di Somma, per la sua straordinaria capacità di mediazione ed indiscutibile esperienza e a cui, comunque, va riconosciuto il merito di aver costruito in gran parte l’attuale rosa biancoverde, al responsabile della biglietteria Giuseppe Musto, per la sua gentile e spontanea cordialità e al sempre attento e disponibile addetto stampa Giuseppe Matarazzo.

Nel merito, fa piacere sottolineare come giungano dichiarazioni rassicuranti in tal senso. Insomma, le nubi nere che erano tornate ad addensarsi minacciose sul futuro dell’Avellino, sembrano essersi definitivamente diradate, lasciando finalmente spazio all’auspicato arcobaleno: ora tocca a noi. Compattezza, dunque e come già ribadito due settimane fa, senza eccessi ma con il giusto entusiasmo, nel rispetto dei ruoli, ognuno contribuisca a ritrovare quell’unità necessaria al raggiungimento dell’obiettivo stagionale: la salvezza o, forse, chissà… In fondo sognare non costa nulla. In buca al lupo al presidente Angelo D’Agostino e al mister Capuano.

Ci siano consentite due ulteriori doverose annotazioni: un grazie alle precedenti dirigenze del club, che con sacrificio ne hanno  garantito la sopravvivenza e comunque una corretta e regolare gestione, ed un appunto al tifo organizzato biancoverde per un atteggiamento che non sempre ha saputo cogliere le immediate necessità della squadra.

 

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