Caro Luca Cipriano, innanzitutto grazie per aver portato al Gesualdo un monumento del teatro italiano come Paolo Poli. È stato uno spettacolo bellissimo, d'altri tempi, illuminato dalla levità e dalla autenticità di un grandissimo attore, ben coadiuvato dall'impegno e dalla professionalità dei suoi quattro giovani collaboratori. Ma un grande teatro si vede anche nei piccoli dettagli. Ed allora non è possibile che proprio dietro la mia poltrona i due vigili del fuoco addetti al servizio antincendio abbiano chiacchierato e giocato col telefonino per tutta la durata della rappresentazione, concludendo la loro performance con battute e sorrisini dal sapore omofobo. E neppure è possibile che l'usciere addetto alla porta di sicurezza stia in sala con il telefonino attivo e lo faccia squillare cinque, sei volte, a scena aperta, prima di uscire e rispondere.
Ancora grazie per lo spettacolo, ma la prossima volta, se possibile, vorrei godermelo in santa pace. Nunzio Cignarella