AVELLINO – Il mese di poi l’anno di mai: è questa l’espressione che ci torna alla mente mentre scriviamo. Ricordate il tunnel, soli 730 metri di sottopasso, di cui 480 interrati e 250 esterni da Piazza Garibaldi a via San Leonardo che dovrebbe agevolare la fluidità del traffico veicolare del capoluogo? Non che nutrissimo particolari ansie per la sua realizzazione, viste anche le perplessità che permangono verso la reale efficacia di un tale progetto, ma sicuramente “meglio attivo che interrato” e qualche segnale incoraggiante in tal senso sembra arrivare da Palazzo di Città.
Da recenti dichiarazioni dell’assessorato di competenza sembrerebbe, infatti, che al completamento dell’opera ed alla definitiva consegna alla città mancherebbero solo pochi “dettagli”: la copertura e la messa in sicurezza della scala che sbuca su Piazza Libertà, il completamento della “polifera” (in edilizia: fascio di tubi di solito in Pvc utilizzati per passaggi elettrici di una certa importanza; tale insieme di tubazioni è normalmente interrato) con particolari pannelli ed il collaudo definitivo. Se non fosse che questi stessi “dettagli” mancavano anche nel 2019 e che, appunto, la consegna del cantiere sarebbe dovuta avvenire a cavallo tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020. Stiamo però, vivendo l’inizio estate 2021: dunque, stando così le cose, il tutto avverrà “nel mese di poi e l’anno di mai”. Chissà...staremo a vedere.
Siamo convinti che se anche il tunnel, come il famigerato cubo di Piazza Libertà, potesse parlare esprimerebbe disappunto per il tanto clamore suscitato e chiederebbe ragione della tanta acredine che da ormai più di vent’anni si nutre nei suoi confronti. Noi per parte nostra potremmo provare a fornirgli una qualche credibile risposta, pensando ancora e sempre a disattenzioni da parte dei tecnici.
Come si ricorderà, infatti, in un nostro precedente sguardo sull’argomento avemmo già a segnalare come l’incrociarsi di due automobili e ancor più di due mezzi pesanti, camion autobus o pullman, in alcuni tratti sarebbe quantomeno indaginoso oltre ad uno scorrimento veicolare possibile solo ad una velocità non superiore ai 30 km/h vanificando così il suo principale obbiettivo, la fluidità del traffico cittadino.
Ora, nell’ipotesi che si possa porre il giusto rimedio ad un problema che si presenta comunque di non facile risoluzione, confidiamo nelle capacità dei comparti di competenza e dei tecnici della ditta appaltatrice, la “D’Agostino Costruzioni”.
Nella consapevolezza che non ci si guarda mai indietro e bisogna sempre vivere appieno il presente, in un epoca in cui “l’abitudine abbassa lo sguardo”, chiediamo al sindaco di risvegliare davvero e finalmente il povero tunnel dal suo lungo torpore assicurandogli l’attenzione che merita restituendogli così funzione e dignità. Attendiamo con fiducia, speranzosi che qualcosa si muova nel breve periodo, stanchi dei soliti annunci vacui da “mese di poi e l’anno di mai”.
A margine, ci sia consentita ancora una considerazione anche rispetto a quanto evidenziato nello sguardo dello scorso sabato: ferme restando le sofferenze delle casse comunali, riteniamo sempre doveroso il rispetto delle priorità oggettive, utilizzando le limitate risorse economiche con quella parsimonia che evita sprechi inutili ed utilizza la saggezza di chi sa ben amministrare.