www.giornalelirpinia.it

    03/07/2024

L’occhio sulla città/Consegnato alle cattive abitudini

E-mail Stampa PDF

b_300_220_15593462_0___images_stories_Rubriche-LaLettera_autismo.jpgAVELLINO – Il titolo scelto per lo sguardo di questa settimana si attaglia perfettamente a diversi luoghi, spazi e zone della nostra città ma la stretta attualità ci fa pensare che, ancora una volta, un luogo più di altri sia meritevole della nostra attenzione: ricordate il Centro per l’autismo di Valle? Ebbene, il prossimo anno cadranno i vent’anni dalla posa della prima pietra sul suolo di Contrada Serroni. Avremmo voluto finalmente raccontarvi della totale ultimazione dei lavori, della cessazione del cantiere e della conseguente consegna definitiva della struttura alla città. E invece no! Ci troviamo di fronte al solito chiassoso immobilismo, i cancelli sono serrati ed il Centro appare consegnato al degrado, all’incuria, all’abbandono ad alle cattive abitudini dei soliti vandali  d’occasione e con pezzi di intonaco che “liberamente” vengono giù dalle pareti sia interne che esterne. Per non parlare dell’erba che, non curata, continua ad “alzarsi” a dismisura.

Appare superfluo ripercorre per intero le tappe dell’odissea che ha coinvolto la struttura ma ci pare comunque utile tornare su alcuni punti cardine: stiamo pensando, ad esempio, al concreto e fattivo impegno della Regione Campania e del presidente De Luca con un cospicuo finanziamento dell’opera, all’interessamento alla vicenda persino della Santa Sede o a come il commissario Priolo sia riuscito comunque a sbrogliare una matassa su cui la politica locale ha continuato e continua ad  arrancare. Ci pare di ricordare, infatti, che proprio al regime commissariale si deve l’attuazione della procedura di esproprio e la conseguente acquisizione a patrimonio comunale della struttura. Non va dimenticato, inoltre, che sempre in regime commissariale ci fu la convocazione in prefettura di Comune e Asl per risolvere, si pensava definitivamente, il nodo  della gestione del Centro.

Sono passati quattro anni da allora e poco o nulla è cambiato se si eccettuano alcuni rilievi dell’Asl a voler rendere più funzionale la struttura e la rinnovata disponibilità dei vertici di via Degli Imbimbo a farsi carico della gestione. Insomma nihil sub sole novum, se non fosse per le recenti dichiarazioni del sindaco Festa e dei comparti di competenza che rassicurano sulla definitiva consegna e apertura del Centro entro e non oltre il prossimo autunno. Staremo a vedere.

Peccato solo che queste stesse rassicurazioni venivano date direttamente dal  primo cittadino anche “entro e non oltre l’autunno del 2020” o anche “entro e non oltre la fine del 2020” e oggi siamo al 12 giugno 2021, ma tant’è. A verifica di quanto appena affermato, invitiamo ad ascoltare la diretta Facebook del primo cittadino sul tema del 17 agosto 2020 o anche una sua intervista del 14 maggio 2020. Da allora ad oggi, insomma, c’è stato immobilismo totale, lo dicono i fatti e i fatti aggiungono anche che la struttura  ha necessità di  altri lavori ineludibili per circa 140 mila euro. Anche in questo caso staremo a vedere.

È tutto semplicemente vergognoso! Ora basta! È l’ora della verità, è finito il tempo degli sterili, stucchevoli e snervanti rimpalli di responsabilità: abbiamo bisogno di risposte chiare, nette e soprattutto definitive, le chiede la città, le pretendono e le meritano i tanti ragazzi che attendono di poter usufruire del Centro e  le loro famiglie. Non va dimenticato, peraltro, che il Centro è stato giudicato dagli esperti che hanno potuto visitarlo “un gioiello in termini di garanzia per il dopo di noi”. Cioè la certezza di autonomia e di futuro per i giovani pazienti ospitati.

Si usi questo tempo per offrire la garanzia di riempire di contenuto il  suo ventesimo anno di vita, magari avviandone davvero, finalmente e definitivamente l’attività. Potrà essere motivo di vanto per la nostra città certo, ma, ne siamo sicuri, anche per l’intero territorio provinciale e regionale. Impegniamoci tutti, dunque, perché il Centro non continui ad essere solo una chimera perché, in fondo, sono proprio questi particolari a designare il grado di civiltà, di inclusività di una città, di una comunità. Più fatti, meno parole! Anche da qui, perché no, attraverso una volontà concreta e reale all’impegno, potrà ripartire un organico rilancio dell’azione amministrativa

Noi, per parte nostra, saremo pronti a tornare su queste pagine per ringraziare, speriamo, per quanto di positivo accadrà. Potrà apparire a volte monotono il ritrovare sollecitazioni verso problematiche già ampiamente trattate ma di certo più monotoni risultano essere coloro che ci costringono ad esserlo.

 

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna

DG3 Dolciaria

Geoconsult

Condividi


www.puhua.net www.darongshu.cn www.fullwa.com www.poptunnel.com