AVELLINO – Questa settimana la concomitanza con giorni di festività e ricorrenze ci ha impedito di cogliere elementi meritevoli d’attenzione. Ma non preoccupatevi: presto tra cantieri ormai prossimi all’apertura, strutture inaugurate o in via di inaugurazione ma in attesa di poter concretamente ed adeguatamente essere riempite di contenuti, e le solite reboanti dichiarazioni del nostro “sindaco illuminato”, le novità, gli spunti di riflessione e commento da offrirvi saranno davvero tanti, tanti da non riuscire a coglierli tutti.
Ora, com’è noto, quelli appena trascorsi sono stati anche giorni di ricordo di cari che ci hanno lasciato: parenti, amici, persone del cuore, nonché di personaggi che si sono imposti a vario titolo con il loro operato facendo la storia della nostra città. Ed in quest’ottica, accanto ad uomini politici, letterati giornalisti, studiosi, ricercatori che meritano di essere sempre ricordati con gratitudine ed affetto con la speranza dell’esempio, ci fa piacere ricordare anche chi col suo impegno e le sue indubbie capacità manageriali ha portato la città di Avellino per ben 10 anni a calcare il massimo palcoscenico del calcio nazionale: sì, stiamo parlando proprio del commentatore Antonio Sibilia, “il presidentissimo”, uomo burbero ma dal cuore grande, che chi scrive ha avuto la fortuna di conoscere apprezzandone altruismo, generosità ed affetto.
Ebbene, son passati otto anni dalla sua scomparsa ed in qualche modo ricordandone e celebrandone la figura, sentiamo di voler condividere e fare anche un po’ nostra la recente proposta dei colleghi di Sport Channel 214 di intitolargli il costruendo nuovo stadio dell’Avellino. Sarebbe un bel modo per perpetuarne il ricordo in quello che senza dubbio è stato e sarà sempre “il suo posto”.
Fidando sulla sensibilità e l’empatia del presidente D’Agostino verso la popolazione sportiva e non solo, la proposta potrà avere certamente successo. A risentirci sabato dodici novembre.
