AVELLINO – “Faremo la storia” è una delle reboanti espressioni che ha caratterizzato il discorso di insediamento del nostro sindaco, un mandato, il suo, che passa anche spesso attraverso decisioni ed atti dal forte valore simbolico: di esempi se ne potrebbero far tanti ma in questa occasione vorremmo concentrare la nostra attenzione sul riassetto degli uffici comunali.
L’amministrazione Festa ha affidato ed avviato la “riprogettazione esecutiva della sede municipale” che, dopo trent’anni, entro l’estate tornerà nella sua sede storica di Palazzo De Peruta. Il piano pone fine alla “sede unica” di piazza del Popolo, voluta dal sindaco Angelo Romano e inaugurata dalla prima giunta Di Nunno nel 1995.
Si tratta di una scelta dal forte valore simbolico, certo, che senza dubbio, garantirà maggiore centralità al capoluogo ma con un impatto non di poco conto sui cittadini utenti. Tra qualche mese, infatti, cambieranno ubicazione numerosi uffici e servizi di interesse pubblico.
Com’è noto, l’attuale sede comunale da settembre ospiterà il “Polo di Avellino dell’Università degli studi di Salerno” ma sarà anche “ il foro civile del capoluogo”, con il trasferimento degli uffici del giudice di pace ora ubicati proprio a Palazzo De Peruta.
L’ufficio anagrafe dovrebbe trasferirsi presso l’attuale sede del comando della polizia municipale di via Francesco Tedesco, mentre presso la Casa della Cultura “Victor Hugo” convivranno la segreteria universitaria ed altri uffici comunali. Coinvolte nel progetto anche le periferie che si preparano ad accogliere ulteriori servizi pubblici ed uffici comunali.
Ora, pur apprezzando la volontà di Palazzo di Città a diventare presidio sempre più capillare al servizio della cittadinanza, certe scelte appaiono quantomeno discutibili. Apprendiamo, infatti, di possibili difficoltà alla massima efficienza del Victor Hugo e dunque del suo utilizzo allo scopo. Rassicurazioni nel merito giungono, però, direttamente dal sindaco Gianluca Festa. Staremo a vedere.
Non possiamo non tener conto, inoltre di alcune segnalazioni da parte di cittadini che invitano a ripensare alla dislocazione dell’ufficio anagrafe presso la nuova sede immaginata a via Tedesco a vantaggio di una permanenza dello stesso nell’attuale sede di Piazza del Popolo, considerata anche la poca distanza dal centro città e la conseguente maggiore accessibilità e fruibilità da parte dell’utenza. Segnalazione che giriamo ai comparti di competenza.
In fondo le vere rivoluzioni si fanno iniziando dal basso: solo chi vive appieno la città disponendosi serenamente all’ascolto potrà garantire immediata ed efficace risoluzione alle istanze e alle difficoltà della comunità che è chiamato a rappresentare. Al contrario il rischio sarebbe mostrare tanto autoritarismo ma poca autorevolezza.
Noi, dal nostro canto, non possiamo che continuare a seguire l’evolversi della situazione, sempre accompagnati da quell’etica della responsabilità che guida il nostro lavoro settimanale e che ci obbliga a non essere mai indifferenti.