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    03/07/2024

L’occhio sulla città/Altri due passi verso la continuità amministrativa

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Rubriche-LaLettera_campus_piav.jpgAVELLINO – L’amministrazione Festa compie altri due passi importanti verso la continuità amministrativa.  Il primo riguarda l’aver deliberato il “Piano urbanistico attuativo” per la rinascita di “Campetto Santa Rita” che diventerà un quartiere: centro nevralgico dell’artigianato avellinese fino al 23 novembre 1980, il rione fu travolto dall’emergenza seguita al terribile sisma e spianato per lasciar spazio ai  primi prefabbricati leggeri in cui esercenti e artigiani potessero ritrovare un primo spiraglio di normalità e riprendere le loro attività. Solo al volgere del nuovo millennio, si riuscirà a rimuovere e smaltire definitivamente dalla zona i vecchi container, attualmente ancora terminal di alcuni autobus e pullman. Il nuovo Piano urbanistico prevede la realizzazione di  nuove “aree residenziali per iniziativa tanto privata quanto pubblica” mentre l’intera superficie collegata sarà riqualificata attraverso la riproposizione di aree parcheggio al servizio della città, stalli per la sosta di pullman extraurbani, nonché un’ampia area verde. Da Palazzo di Città si rende noto che, senza intoppi di sorta, il rinnovato “Campetto Santa Rita” sarà consegnato alla città in tempi relativamente brevi.

Il secondo significativo intervento investe l’edilizia scolastica con l’imminente avvio dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza della palestra dell’attuale istituto comprensivo Perna-Alighieri per la quale è previsto un impegno di spesa di circa un milione di euro, ma soprattutto l’apertura del cantiere per la  realizzazione del nuovo campus scolastico Dante Alighieri di via Piave.

Come si ricorderà, quello della nuova Dante Alighieri fu un progetto voluto dall’ammirazione Foti con l’allora assessore al Lavori pubblici Costantino Preziosi nel 2016 e proseguito dal commissario Priolo che lo traghettò verso la definitiva esecutività, affidando i lavori allo studio d’architettura associato “Rossi Prodi” di Firenze. Siamo nel 2023 e, a quanto si apprende, nei prossimi giorni il consorzio “Union Di. Gi. Lavori Srl”, incaricato dei lavori, inizierà la demolizione del vecchio edificio per la successiva ricostruzione. A sovrintendere all’intero iter procedurale dovrebbe  ancora essere il citato studio “Rossi Prodi” di Firenze. Anche per le aree verdi esterne, a breve “si predisporrà un lotto di completamento a  verde a valere”.

Com’è noto, un ruolo di primo piano nel progetto è anche quello della Regione Campania: è importante sottolineare come in origine l’impegno di spesa previsto fosse di circa 18 milioni di euro, così da completare anche le citate aree a verde, ma il continuo interscambio di documentazioni, chiarimenti ed incomprensioni tra il Comune e Palazzo Santa Lucia ha portato ad una rimodulazione del progetto.

I vertici regionali, infatti, sembrano comunque voler contribuire al finanziamento dell’opera che, però, per la parte più cospicua dovrebbe essere finanziata con fondi del Pnrr per un impegno di spesa complessivo di circa 17 milioni di euro. Proprio in base alle prescrizioni del Pnrr, inoltre, il nuovo campus scolastico di via Piave dovrà vedere la luce entro il 2026. Staremo a vedere.

Dalle ceneri del vecchio edificio, inagibile dal lontano 2014, sorgerà una moderna struttura in calcestruzzo con basamenti in acciaio riflettente e totalmente autonoma dal punto di vista energetico, grazie a particolari pannelli fotovoltaici.

Il progetto è concepito per offrire una superficie di oltre quindicimila metri quadri: un istituto comprensivo in grado di ospitare scuola dell’infanzia, elementari e medie, il tutto in un unico complesso suddiviso in cinque diversi edifici. Non mancherà una mensa ed una palestra attrezzata. Previsto anche un moderno e funzionale auditorium, aperto alla fruizione della cittadinanza e perché no, anche dell’intera provincia.

Insomma, un vero e proprio campus scolastico all’avanguardia tanto dal punto di vista della struttura quanto dal punto di vista della didattica, che avrà a disposizione anche una piazza con grandi spazi verdi attrezzati ed aperti al confronto, all’inclusione ed all’integrazione. Non va dimenticato che il nascente campus scolastico è anche il frutto di un concorso di idee dal titolo “La scuola che vorrei”.

Come detto, se tutto andrà secondo i piani, entro il 2026 il nuovo plesso scolastico di via Piave vedrà la luce. Da noi la garanzia che non si abbasserà lo sguardo sulla questione.

Il fatto che la nostra rubrica, con cadenza quasi annuale, torni sul tema in oggetto, non è finalizzato soltanto a voler spronare a riportare alla vita un simbolo dell’istruzione avellinese o alla riqualificazione di una zona, di un quartiere della città da tempo in sofferenza ma anche a corroborare la nostra convinzione, la nostra consapevolezza che il nuovo campus scolastico possa essere l’abbrivio a veder certificate future  professionalità e competenze in tutte le branche della scienza e del lavoro, in un momento in cui si stilano classifiche sul grado di istruzione dei cittadini italiani in ambito nazionale e non solo…

Ad un’attenzione però sentiamo di voler segnalare la necessaria importanza: un piano traffico al servizio della nuova scuola che tenga conto della particolare zona di svincolo e delle attuali strade disponibili per progettare soluzioni idonee ad evitare ingorghi prevedibili.

A parziale giustificazione degli atavici ritardi sull’avvio dei lavori, l’amministrazione Festa si è anche appellata alle notorie sofferenze delle nostre casse comunali. Ora però che questi problemi parrebbero essere risolti, almeno ad ascoltare rassicuranti  fonti di Palazzo di Città, non vorremmo che un possibile venir meno agli impegni assunti possa trasformarsi in un boomerang anche per un primo cittadino che compie altri due importanti passi verso la continuità amministrativa e dunque, punta legittimamente a raddoppiare, mentre la politica d’apparato fa registrare colpevole ritardo nella scelta dei suoi competitor. Non ci resta che attendere.

*  *  *

Un’annotazione:  lo scorso mercoledì ha scosso la città e l’intero mondo del calcio, la notizia della prematura scomparsa a soli 34 anni di Emanuela Perinetti, figlia del responsabile dell’area tecnica dell’Avellino, Giorgio Perinetti. La nostra rubrica si unisce al cordoglio, consegnando al direttore Perinetti ed alla sua famiglia  un sincero pensiero d’affetto.

A margine: la festività dell’Immacolata Concezione  del prossimo venerdì ci porterà ad abbassare lo sguardo per tornare poi vigile ed attento sabato 16 dicembre.

 

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