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    03/07/2024

Pavoncelli bis, polemiche sulla Tav dell’acqua

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b_300_220_15593462_0___images_stories_fiume_sele.jpgAVELLINO – Sulla realizzazione della Pavoncelli bis, la galleria che dovrà trasportare l’acqua irpina in Puglia, ospitiamo il testo della lettera fattaci pervenire da Carlo Sibilia, parlamentare del M5S, ed inviata agli “amici di Caposele”.

*  *  *

“Uno degli argomenti che con voi abbiamo condiviso durante la campagna elettorale di febbraio 2013 era proprio la questione della Galleria Pavoncelli. Il Dl 43 trattava anche la proroga del commissariamento per la gestione della costruzione della galleria Pavoncelli bis. La Tav del Sud. Forse ancora più importante perché non è la Tav delle merci, ma è la Tav dell’acqua. E l’acqua non è una merce come abbiamo stabilito votando i referendum del giugno 2011. L’acqua è un diritto. Un bene comune. Bene che non può essere utilizzato per lucrare come sta facendo sapientemente l’Aqp (Acquedotto Pugliese S.p.A.) del “supercazzolaro” Vendola. Questo spiega anche perché Sel votava come il loro miglior alleato: il Pd. Altro che opposizione. Una delle promesse del filosofo barese era proprio quella di pubblicizzare l’acquedotto… beh, stiamo ancora aspettando. Ma nell’attesa è bello fare soldi con l’acqua irpina, magari distribuendo un po' di lavoro clientelare, alimentando così il voto di scambio. Nel decreto hanno dimenticato di chiamarla Galleria Pavoncelli bis, forse per occultare il fatto che già ne abbiamo una di condotta che potrebbe tranquillamente essere ristrutturata a costi molto più contenuti. E’ illogico pensare di costruire una galleria per il passaggio di 10mila litri di acqua al secondo se ormai le sorgenti non hanno più questa portata. E accettando l’ordine del giorno 96, il governo accetta implicitamente che questo sia vero, in quanto accetta ciò che viene dichiarato nelle premesse!

Aggiungiamo che la gestione dell’opera è commissariata da molto più di 1000 giorni. E’ arrivato il momento di sapere quanti soldi dei cittadini sono stati spesi fino ad ora e di valutare l’effettiva utilità dell’ingente investimento che ormai si può solo stimare, ma sicuramente supera i 150 milioni di euro.

Cari amici, il governo è stato sordo alle nostre richieste di modifica del Dl 43, ma ha voluto accettare i nostri impegni: - a fornire, per il periodo commissariale trascorso, una chiara e dettagliata rendicontazione contabile sulle spese sostenute fino a questo momento; - a valutare l’opportunità di avviare una verifica dell’impatto ambientale dell’opera e a provvedere ad un’accurata analisi del rapporto costi-benefici della realizzazione della galleria. L’impegno è nero su bianco! Se disattendono, tradiscono ancora una volta le richieste dei cittadini”.

 

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