AVELLINO – È bastato fare una passeggiata in città per constatare che quando c'è la cura si vede: il nostro pensiero va, in particolare, alla grande cura con la quale si sta procedendo alla manutenzione dei giardinetti in Piazza Kennedy. Il recupero di spazi verdi potrà sì restituirci il volto di una città che cambia ma il lavoro degli operatori comunali non basta, bisogna che i cittadini riscoprano il rispetto per il valore di ciò che è nostro.
Non possiamo più ergerci a professionisti del diritto ma dilettanti del dovere. Per ritrovare la fierezza e l'orgoglio di una comunità, bisogna che tutti diventino professionisti nella tutela del bene comune. Un orientamento del genere potrà portarci verso una sorta di "Expo Avellino", per dirla con un ex assessore comunale: azioni semplici, connesse ai luoghi che abitiamo, che puntino alla valorizzazione delle potenzialità della nostra città.
In quest'ottica sarebbe auspicabile "puntare sull'alimentare", recuperando, ad esempio, dal cassetto il progetto di un bar ristorante nei locali ubicati nei pressi della tanto vituperata struttura in corten di Piazza Kennedy, per dare nuova linfa ad una zona ancora un po' in sofferenza e, perché no, presentare a quanti vorranno visitare Avellino, anche in vista delle ormai prossime vacanze estive, una piacevole e fresca novità. Ci auguriamo che, seguendo l'esempio del "Parco Kennedy", si possa procedere alla manutenzione ed al recupero di altre zone verdi della città contando, però, sempre sulla fattiva collaborazione dei cittadini: Parco Manganelli.e Parco Palatucci, solo per fare qualche altro esempio.
Assicurando sempre un occhio vigile attento su questo, come su atri temi, apprendiamo con favore la notizia secondo cui il cantiere di Piazza Duomo e via Seminario sarà riconsegnato a breve alla città ma, nel contempo, chiediamo di non "dimenticare" il cantiere di Piazza Castello e di intervenire prontamente su ogni altra situazione di degrado.
Solo così potranno essere scongiurati eventuali ulteriori episodi di incontrollata violenza o vandalismo perpetrati a danno di altre strutture simbolo della storia cittadina, ma soprattutto si potrà garantire maggiore sicurezza ad una città risvegliatasi improvvisante più vulnerabile.
