CARIFE – Questo proverbio chiama di nuovo in causa due equini, il cavallo e l’asino, per sottolineare il comportamento degli uomini. Se i cavalli sono al chiuso, dovendosi fare una gara di corsa, al loro posto, saranno utilizzati gli asini.
Si comprende chiaramente che, pur senza avvalersi di paragoni specifici, la differenza tra i due animali fa subito risaltare la diversità e lo scadimento dello spettacolo a cui si andrà ad assistere. La bellezza atletica dei cavalli, la loro capacità di corsa e la loro eleganza non possono essere sostituite dal profilo dell’asino che è molto più tarchiato e più goffo nella corsa.
Anche tra gli uomini accadono queste cose. Molto spesso quelli più colti, più intelligenti, più capaci di interpretare i tempi e le problematiche sociali vengono spinti a rimanere “al chiuso”. Vengono esclusi dai processi culturali e politici o dalla gestione delle comunità. Al loro posto si insediano i mediocri, quelli di poco valore, incapaci di reggere il passo con la realtà e di individuare soluzioni per i problemi che si presentano giorno per giorno.
Oggi questo proverbio viene ancora richiamato nella maggior parte dei paesi che sono disseminati tra le colline e le montagne degli Appennini.uando i cavalli sono
dovendosi fare una gara di corsa,,