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    22/07/2024

Sacripanti lancia la sfida alla «sua» Cantù

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SacripantiAVELLINO – La settima giornata di campionato propone una trasferta per la Sidigas Avellino, chiamata ad affrontare l’Acqua Vitasnella Cantù alla Mapooro Arena di Cucciago. È la partita degli ex perché nella formazione avellinese ce ne sono ben quattro: Sacripanti, Oldoini, Leunen e Buva, tutti senza spirito di rivalsa, tranne il croato, forse, visto che in estate è stato tagliato, pur avendo il contratto anche per la stagione in corso. Ci sarà un’assenza sia per i brianzoli, Marco Laganà, che fra gli irpini, Giovanni Pini, che dovrebbe star fuori un paio di settimane, con la conseguente promozione di Parlato, che potrebbe avere anche qualche minuto di utilizzo nel match.

Cantù è una vera e propria bestia nera per Avellino, che ha vinto solo sei volte su trentadue occasioni, parimenti suddivise fra casa e trasferta. L’ultima volta è stata con coach Markovski sulla panchina, con la Scandone che si impose per 61 a 65. Da allora una serie di amare sconfitte, una serie che ora si spera finalmente di spezzare. I progressi del gioco della formazione di Sacripanti fanno ben sperare per quello che sarebbe anche il primo successo in trasferta della Sidigas, che finora ha vinto due sole partite, una in più di Cantù, che ha battuto solo Torino.

Queste le dichiarazioni di coach Sacripanti: “Ci siamo allenati bene. Dopo aver creato in questi due mesi una base tecnica, ora ci stiamo concentrando sull'aspetto dell'intensità. Pur senza Pini, con una rotazione a tre dei lunghi ai quali si è aggiunto Parlato, abbiamo provato a forzare un po' sotto l'aspetto dell'energia, con dedizione e scrupolosità. Con Sassari in alcuni casi avremmo dovuto eseguire meglio gli ultimi minuti e far canestro con i tiri aperti costruiti nel finale, sbagliati perché non abituati a tenere alta l’intensità. Per me tornare a Cantù non potrà mai essere qualcosa di normale. Sono cresciuto lì, ho giocato, ho allenato nel settore giovanile vincendo tre titoli nazionali giovanili, ho guidato la prima squadra a trent’anni. Sono stato l’allenatore di Cantù più giovane di tutta la storia della pallacanestro brianzola. Rappresenta un passaggio emotivamente forte. Io, un canturino per sfatare il tabù? Me lo auguro. Dalla palla a due, sia per i tifosi, che per me e la squadra, conterà soltanto vincere. Per farlo dovremo offrire una prestazione solida e intensa, limitando il fattore Pianella. Sarà una partita dura. Dovremmo essere tatticamente bravi a non subire il loro atletismo”.

Così commenta dall’altra sponda coach Corbani, sul sito ufficiale di Cantù: “Ripartiamo dalla gara di Coppa che credo possa aiutarci a scendere in campo con la giusta aggressività nella partita di domenica. Dal punto di vista dell’intensità dovremo replicare ciò che abbiamo fatto nel terzo periodo contro gli Ece Bulls. Abbiamo girato il match mettendo la pressione necessaria sugli esterni. Questa potrà essere una delle chiavi della sfida con la Scandone. Avellino ha giocatori di esperienza in tutti i ruoli ed è una formazione ben assemblata e organizzata con tante qualità. I campani hanno talento e pericolosità offensiva, ma noi potremo contare su altre armi che sono il nostro modo di correre il campo e di aggredire la gara. La Sidigas avrà delle situazioni tattiche per cercare di contrastare il nostro piano partita, però credo che anche noi ci faremo trovare pronti. Spero che sia un bello spettacolo di pallacanestro. È ovvio che a noi serve che sia uno spettacolo vincente perché è ora di cominciare a raccogliere dei punti e questa è una sfida fondamentale”. Corbani commenta così la presenza dei quattro ex: “Sicuramente Pino e Leunen hanno fatto la storia di questo club e sono parte integrante dei successi della Pallacanestro Cantù. Buva è un ottimo giocatore, con qualità importanti ed è reduce da due grandi prestazioni. È bello che possano tornare con una squadra competitiva e che vengano ben accolti dalla tifoseria e dalla città. Per noi rimane comunque Cantù contro Avellino e soprattutto una partita che vogliamo vincere”.

Le due squadre sono alla ricerca di una vittoria necessaria a portarsi fuori dalla zona calda della classifica, e potrebbe esserci un po’ di pressione in più: “Può essere perché obiettivamente noi abbiamo bisogno di due punti così come i campani vorranno muovere ulteriormente la classifica. Parliamo però di due formazioni costruite con caratteristiche offensive e che quindi hanno la tendenza ad attaccare il canestro e a giocare a viso aperto. Sicuramente sarà curioso capire che tipo di impatto emotivo avranno le due squadre”.

La sfida potrebbe decidersi sotto i tabelloni. “La Sidigas ha un pacchetto lunghi che ti costringe a collassare – prosegue Corbani – ma ha anche degli esterni con delle importanti capacità realizzative. Le due ultime ottime prestazioni di Buva sono legate pure al fatto di non poter aiutare più di tanto perché le guardie poi ti puniscono. Il pacchetto lunghi sarà un fattore perché è bilanciato da una batteria di esterni pericolosi. Bisogna fare delle scelte. Solitamente si rischia lasciando maggior spazio a qualche giocatore per limitarne altri”.

 

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