AVELLINO – Niente da fare per la Scandone Avellino che perde anche gara 3 contro la Virtus Pozzuoli con il punteggio di 65-72 e dice addio alla serie B di Lnp. La squadra di Robustelli ha lottato ma non ce l’ha fatta a tentare di riaprire il discorso per non retrocedere. In aggiornamento…
Gara-3 amara per la Scandone Avellino, che perde per 65 a 72 contro Pozzuoli e lascia la serie B dopo due stagioni, una delle pagine più amare della sua storia. La retrocessione è maturata negli ultimi minuti di questa partita, ma arriva da lontano, dalla penalizzazione di sei punti e dalla costruzione di un roster troppo giovane e troppo incompleto, una stagione nella quale difficilmente abbiamo assistito a prestazioni corali degne di nota. A turno c’è stato qualche giocatore che è assurto a “salvatore della Patria”, con Gianpaolo Riccio che ha dimostrato di essere degno di portare i gradi di capitano, e non certamente perché è di Avellino. Essere nato e cresciuto nella nostra città gli ha certamente conferito stimoli maggiori, ed anche nella gara contro Pozzuoli è stato l’ultimo a mollare, l’unico a crederci fino in fondo. Non si può dire lo stesso di altri suoi compagni di squadra, che non sono riusciti a dare il contributo richiesto.
Rispetto alle altre due gare, la Scandone ha lottato ad armi pari, ha cominciato bene, ha cercato di mettere paura agli avversari con una partenza da 11 a 2, per poi ricadere nei soliti errori, consentendo ai flegrei di avvicinarsi al 10’ (17/16), e poi di allungare con tre triple in fila (17/25 al 13’). Le percentuali da tre punti dei puteolani (13/38) alla fine sono state determinanti per il successo. Pozzuoli ha allungato ancora fino al + 10 (23/33 al 15’), ma la Scandone ha reagito con energia e con sette punti in fila di Riccio ha operato il sorpasso (40/38 al 19’), prima di subire il controsorpasso sul finire della seconda frazione (40/43). Ad inizio di terzo periodo la Scandone è scivolata al – 8 (40/48 al 22’), ha recuperato con sei punti in fila di Sousa (50/52 al 28’), e con la tripla di capitan Riccio si è portata ad una sola lunghezza di distacco (53/54), con il tabellone che al 30’ riporta il punteggio di 53 a 55. Al 34’ siamo sul 57 a 61, poi le squadre fanno a gara a chi sbaglia di più, e per circa 3’ nessuno è riuscito a centrare il canestro avversario. Poi Costa ha rotto il ghiaccio, e la tripla di Riccio ha riportato la Scandone ancora una volta al – 1 (62/63 al 38’).
Pozzuoli ha fallito due triple sulla stessa azione, ma è riuscita a recuperare altrettanti rimbalzi in attacco, consentendo a Savoldelli di allungare ancora (62/65). Riccio non vuole assolutamente arrendersi segnando la quarta tripla della sua serata per l’ennesimo pareggio della serata a quota 65, con poco più di 1’ da giocare. Gueye ha poi realizzato l’ennesima tripla a 32” dal termine, con Costa che ha regalato palla agli avversari sulla rimessa sotto il canestro di Pozzuoli. Un errore pesante, uno dei tanti che si sono ripetuti nel corso della stagione, e che hanno determinato la retrocessione della squadra. Il fallo sistematico ha poi consentito a Pozzuoli di arrotondare il punteggio fino al 65 a 72, punteggio con il quale si è concluso il match. Ora bisognerà capire quale sarà il futuro della Scandone, che certamente dipenderà anche dalle vicende giudiziarie di De Cesare.
Il tabellino del match:
SCANDONE AVELLINO - BAVA POZZUOLI 65 - 72
Scandone: Costa 13, Marra 5, Sousa 12, Ani 9, Riccio 16, Monina 10, Mazzarese, Scianguetta n.e. Mraovic, Trapani. All. Robustelli.
Bava: Balic 6, Gaye 7, Mehmedoviq n.e. Savoldelli 9, Mavric 3, Caresta 8, Cecchetti 12, Birra n.e. Bordi 5, Gueye 13, Forte 9, Testa n.e. All. Gentile.
Arbitri: Suriano e Coraggio.
Note: parziali 17/16 - 40/43 - 53/55. Tiri liberi: Scandone 6/11, Bava 11/18. Tiri da due punti: Scandone 22/49, Bava 11/25. Tiri da tre punti: Scandone 5/23, Bava 13/38. Rimbalzi: Scandone 49, Bava 39.
