AVELLINO – “Abbiamo peccato un po’ di personalità nel gestire il vantaggio: tante volte siamo andati in vantaggio, vedi Bari, Pescara, l’impressione dal campo era come se avessimo paura di vincere, quindi dobbiamo migliorare sotto questo momento, gestire di più i momenti perché nell’arco di una partita ci sono le fasi d’attacco e di difesa e dobbiamo sicuramente essere più compatti nel gestire il risultato”.
Tocca a lui, Francesco Di Tacchio, classe 1990, centrocampista, fare il punto sul campionato dell’Avellino alla ripresa della preparazione in vista del posticipo notturno di lunedì prossimo allo stadio Renato Curi di Perugia.
“Per quello che mi riguarda – spiega - ho sempre giocato in un centrocampo a tre, però l’ho fatto più da interditore e con più copertura alla difesa. È un ruolo che ho sempre fatto e cercherò di dare il massimo in questo momento. Fisicamente sto bene, sono a disposizione dell’allenatore se ritiene opportuno farmi giocare”.
Un giudizio sul Perugia di Breda che ha preso il posto di Giunti: “Sappiamo che il Perugia è un’ottima squadra, non è sicuramente il Perugia delle ultime sei partite dove ne ha perso cinque di fila, ma è una squadra ben organizzata, messa bene in campo e con elementi validi. Dobbiamo comunque essere attenti a controllare le loro ripartenze perché è una squadra che gioca molto di rimessa e cercheremo di fare la nostra partita come abbiamo sempre fatto, sfruttando le nostre caratteristiche e sperando di portare a casa il risultato”.
“Quello di B è un campionato difficilissimo, in tre, quattro punti siamo tutti lì, puoi raggiungere la prima posizione o trovarti ultima dopo due partite. Ogni partita può uscire una sorpresa, l’ultima in classifica non è mai morta, quindi può creare problemi. Per quello che ci riguarda dobbiamo raggiungere quella consapevolezza di essere un’ottima squadra e fare il salto di qualità”.
