www.giornalelirpinia.it

    03/07/2024

L’Avellino si sveglia tardi, il Catania vince e festeggia

E-mail Stampa PDF

b_300_220_15593462_0___images_stories_Calcio8_avel_cat.jpgMarcatori: 5’ st Miceli (autorete), 22’ st Pecorino, 44’ st Maniero

AVELLINO-CATANIA 1-2

AVELLINO (3-4-1-2): Leoni; Dossena, Miceli, Nikolic; Ciancio, De Francesco, M. Silvestri (9' st Rizzo), Burgio (20' st Tito); Fella; Bernardotto, Santaniello (20' st Maniero). A disposizione: Pizzella, Mariconda, Bruzzo. Allenatore: Braglia.

CATANIA (3-5-2): Confente; T. Silvestri, Claiton, Zanchi; Calapai (28' st Albertini), Welbeck, Rosaia (19' st Biondi), Maldonado (43' st Noce), Pinto; Pecorino (43' st Piovanello), Reginaldo (28' st Sarao). A disposizione: Santurro, Della Valle, Vrikkis, Manneh, Emmausso, Panebianco. Allenatore: Cristaldi.

Arbitro: Ermanno Feliciani della sezione di Teramo. Guardalinee: Marco Ceccon della sezione di Lovere (Bergamo) e Cosimo Cataldo  della sezione di Bergamo.  Quarto uomo, Luigi Catanoso della sezione di Reggio Calabria.

Ammoniti: 19’ pt Calapai, al 29’ pt Miceli, 1’ st Braglia (allenatore dell’Avellino), 26’ st Dossena, 33’ st Maldonado

Recuperi: 2’ pt più ’ st 4’

Note: Partita a porte chiuse. Angoli, 8-5

AVELLINO – L’Avellino non ce la fa e rimedia la seconda sconfitta tra le mura amiche di questo campionato (dopo quella con il Catanzaro) ad opera di un Catania che ha badato al sodo, tenendo per buona parte della gara in mano le redini del gioco e portando così a casa una vittoria preziosa che lo rilancia in classifica. L’Avellino, al di là dei problemi di organico causa Covid, è apparso comunque sotto tono, in difficoltà a mettere su una manovra offensiva in grado di impensierire gli avversari, con più di un punto debole anche sul piano caratteriale oltreché agonistico. Ci sarà dunque da lavorare e questo lo sa bene l’allenatore Braglia che farà di tutto per ridare vitalità alla  squadra in vista del prossimi appuntamenti in programma in questo mese di dicembre ormai alle porte.

La cronaca Un minuto di silenzio per ricordare Diego Maradona prima del fischio d’inizio. Si parte sotto le luci del Partenio-Lombardi offuscate da una nebbia all’inizio consistente ma ora in fase di diradamento. Visibilità, comunque, buona sul rettangolo di gioco.

Maggiore pressione dell’Avellino nella fase di avvio della partita ma Catania attento e pronto a rendersi pericoloso in contropiede. Così al 12’ pt  con Maldonato autore di un tiro dalla distanza che però Leoni riesce ad alzare sulla traversa in angolo. Al 15’ st altra occasione per gli etnei che vanno acquisendo sempre maggiore sicurezza in campo e padronanza di gioco. Biancoverdi costretti ora a subire. Al 19’ pt primo cartellino giallo del match, se lo becca Calapai. Segue una fase di gioco piuttosto frammentato con le due squadre attente a non scoprirsi e a sfruttare soprattutto il gioco in contropiede. Al 29’ pt ammonito Miceli. Al 41’ pt incursione di Reginaldo che fa tutto da solo senza tener conto delle sollecitazioni dei suoi compagni: fuori la sua conclusione. Al 44’ pt salva letteralmente la sua porta Leoni con un grande intervento sulla conclusione di Pecorino. Due i minuti di recupero. Si va negli spogliatoi sul risultato di 0-0.

Ripresa – In campo con le stesse formazioni. Subito ammonito per proteste in avvio di ripresa l’allenatore dell’Avellino Braglia che fa fatica a contenersi nell’area tecnica. Al 5’ st Catania in vantaggio: incursione sulla fascia destra di Welbeck che prova a mettere una palla al centro per i suoi compagni, palla che invece viene deviata all’ultimo momento da Miceli facendo fuori Leoni. Al 9’ st prima sostruzione nelle file dell’Avellino: fuori Marco Silvestri dentro Rizzo. Prende sempre più coraggio il Catania che mostra di non aver difficoltà a controllare i tentativi di reazione – piuttosto evanescenti in verità – dei padroni di casa. Al 19’ st nel Catania Biondi rileva Rosaia. Al 20’ doppio cambio nell’Avellino: dentro Tito e Maniero, fuori Burgio e Santaniello. Neppure il tempo di provare il nuovo schema di gioco che il Catania raddoppia con Pecorino, autore di un colpo di testa in area. Avellino sotto choc ed in evidente difficoltà sul piano della reazione. Al 26’ st cartellino giallo per Dossena. Catania ancora pericoloso al 27’ st in area irpina, sbroglia in qualche modo la difesa di casa. Doppio cambio, al 28’ st, anche nel Catania: fuori Reginaldo e Calapai dentro Sarao e Albertini. Al 30’ st primo pericolo per la porta etnea portato da Fella il cui diagonale però è fuori. Ammonito al 33’ st Maldonado. Nessun problema, un minuto dopo, per il portiere Confente a parare un tiro dalla distanza di De Francesco la cui precedente conclusione su punizione era stata respinta dalla barriera. Gara che si avvia lentamente verso la conclusione con l’Avellino che fa non poca fatica a dare consistenza alla sua manovra offensiva, sempre controllata senza problemi dai rosso-azzurri siciliani. Al 43’ st ancora cambi nel Catania: fuori Maldonado e Pecorino, dentro Noce e Piovanello. Si riaccendono in qualche modo le speranze dei padroni di casa  al 44’ st grazie ad un lampo di Maniero che un preciso diagonale di sinistro fa fuori il portiere  Confente. Saranno 4 i minuti di recupero. L’Avellino si riversa in avanti a capofitto per cercare di conquistare a questo punto il pareggio. Il Catania, però, difende il risultato, vince e festeggia. In aggiornamento...

Aggiornamento del 29 novembre 2020, ore 20. 25 - Le dichiarazioni post-gara dell’allenatore dell’Avellino Piero Braglia - “Attenuanti? Se ti mancano otto, nove giocatori non sono  attenuanti, è realtà. Se ti manca tutto il centrocampo, non sono attenuanti, è realtà. Ti manca quello che ti manca, cosa devi fare? Devi star zitto e lavorare. Io penso che oggi hanno fatto il massimo di quello che potevano fare – Fella mezzala, Ciancio mezzala, Santaniello trequartista – se siamo questi cosa vuoi fare? Dobbiamo sperare di recuperare quanto prima tutti e tornare a fare le cose che sappiamo fare”.

E ancora: "Questo è un campionato che chi ha la disgrazia di cadere dentro al calderone del Covid soffre. Nelle ultime partite, vedi Catanzaro, ne mancavano otto. Cosa devi fare? O si gioca o andiamo a casa. Cerco di adeguare la squadra, ma poi ti gira anche male (autorete e via dicendo). Non sono questi alibi, non mi aggrappo all’alibi. Fino a qualche domenica fa la squadra stava bene, poi è successo quello che è successo e stiamo pagando. Non cerco alibi, però…però, vorrei giocarmela alla pari. Questa squadra quando siamo tutti è un’altra squadra”.

 

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna

DG3 Dolciaria

Geoconsult

Condividi


www.puhua.net www.darongshu.cn www.fullwa.com www.poptunnel.com