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    03/07/2024

Braglia: «Giochiamo dinanzi al nostro pubblico, è chiaro che vogliamo vincere»

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Piero BragliaAVELLINO – “Dobbiamo affrontare la partita nel modo giusto perché l’inizio e in modo particolare le prime quattro, cinque gare sono le più pericolose perché la squadra si deve assestare. I campionati iniziano tutti con entusiasmo o la voglia di fare, se però non corri più degli altri, se non hai l’atteggiamento giusto più di loro rischi contro chiunque. Tra l’altro già ci abbiamo giocato contro e ci hanno messo veramente in difficoltà, un po’ perché noi venivamo da un periodo di preparazione, però loro erano molto, ma molto più motivati di noi. Forse l’errore che stiamo facendo è anche questo: pensiamo che, dopo il campionato dell’anno scorso, qualcosa in più ci sia dovuto. E non funziona così, non funziona così perché quando si azzerano le cose devi dimostrare sul campo se sei meglio di una squadra o di un’altra: perciò bisogna prepararsi bene, lavorare come stiamo facendo e vedere a che punto siamo perché chiaramente non possiamo essere al meglio, al meglio ci arriviamo dopo quattro, cinque giornate. Però è chiaro che, giocando in casa dinanzi al nostro pubblico, noi vogliamo vincere, non è che vogliamo andare in campo ed accontentarci. Vediamo di fare una grande partita, per quello che possiamo fare in questo momento”.

Questo il Braglia-pensiero dinanzi a taccuini e microfoni nella conferenza stampa di questa mattina di presentazione della prima gara di campionato di Lega Pro che l’Avellino affronterà domenica sera, con inizio alle 20.30, allo stadio Partenio-Lombardi, contro il Campobasso già affrontato ad inizio mese in amichevole nel corso del ritiro estivo.

“A me fa piacere – spiega il tecnico toscano – che tornano i tifosi allo stadio, rivedere la gente, a me sembravano partite di allenamento, spero e credo che sia così anche per i giocatori. Io leggo ogni tanto che sarei in confusione, io non sono in confusione: è giusto ogni tanto poter cambiare moduli se le caratteristiche dei giocatori te le consentono. Io dico che noi possiamo fare un campionato importante, poi tutto dipende da quanto ci possiamo migliorare. Ora dobbiamo solo parlare sul campo, la squadra è stata attrezzata per fare un campionato importante, abbiamo fatto una partita ufficiale, non mi sembra che l’Avellino l’abbia fatta male, però la nostra base ce l’abbiamo bene in testa. Sappiamo anche che se siamo presuntuosi e superficiali faremo un campionato del cacchio, perché se pensiamo di essere diventati un po’ troppo bravini o ci facciamo mettere in testa altri problemi, allora diventa dura”.

E ancora: “I campionati si vincono con l’unione dell’ambiente, che in questo momento qua non c’è, si vince remando tutta dalla solita parte, qui c’è sempre qualcosa che non torna. La squadra deve essere incazzata, deve andarle a cercare le partite, non le deve subire le partite. Se perdiamo la determinazione che avevamo l’anno scorso facciamo fatica perché i segnali non mi garbano, chiaro. Io non voglio una squadra che parla, voglio una squadra che corre, che mena e randella perché in serie C se non fai questo non vinci mai. Mi auguro che i ragazzi capiscano che bisogna remare tutti dalla solita parte, che non ci sono prime donne, che siamo tutti nella solita barca e che dobbiamo pedalare più dell’anno scorso se vogliamo ottenere qualcosa di importante”.

 

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