AVELLINO – Promosso da Insieme per Avellino e l’Irpinia è in programma sabato prossimo, al circolo della stampa di Avellino di Corso Vittorio Emanuele, con inizio alle ore 17.00, un incontro per ricordare la figura di Federico Sordillo, l’avvocato originario Pietradefusi, presidente della Figc (Federazione italiana gioco calcio), nella ricorrenza del ventesimo anniversario della scomparsa.
Il programma dei lavori, che saranno moderati da Carmine Losco, prevede, dopo i saluti di Gaetano Musto, sindaco di Pietradefusi, gli interventi Antonio Loschiavo, Antonio Comella e Pasquale Luca Nacca. Concluderanno Bruno Iovino e Giuseppe Saviano. Saranno presenti i familiari di Sordillo.
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Federico Sordillo (Pietradefusi, 30 gennaio 1927 – Milano, 7 febbraio 2004) è stato presidente Figc dal 1980 al 1986.
Avvocato penalista e dirigente sportivo, entra nel mondo del calcio nel 1963 seguendo la passione per il Milan, di cui fu prima legale di fiducia e poi anche presidente nella stagione 1971-72, vincendo una Coppa Italia. Diviene poi consigliere federale (1972) e presidente del settore tecnico (1976) prima di essere eletto presidente della Figc nell’agosto 1980, succedendo ad Artemio Franchi.
Sotto la sua guida, gli Azzurri vincono il Mondiale del 1982, rendendolo il secondo presidente, dai tempi di Giorgio Vaccaro (con la doppietta 1934-1938), a portare la Coppa del Mondo in Italia, nonché il primo dal dopoguerra a riuscirci. “In Spagna fu un po’ presidente e un po’ papà, era uno dei nostri compagni” dirà di lui Dino Zoff. Confermato e rieletto presidente nel 1984, sotto la sua spinta l’Italia ottiene l’assegnazione del Mondiale del 1990: “la vittoria dell’ospitalità” la definì.
Dopo l’eliminazione della Nazionale dal Mondiale di Messico ’86 rassegna le proprie dimissioni.
Fonte: Figc
