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    07/10/2024

La presentazione/Da Budapest a Milano, ecco il 103° Giro d'Italia

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Ciclismo2_giro2020.jpgMILANO – Tre cronometro individuali (per un totale di 58,8 km), 6 tappe di bassa difficoltà adatte ai velocisti, 7 di media difficoltà e 5 di alta difficoltà caratterizzeranno il percorso dell’edizione 103 del Giro d’Italia. Saranno 7 gli arrivi in salita, compresa la cronometro iniziale di Budapest. Frazione conclusiva, con una prova contro il tempo, da Cernusco sul Naviglio a Milano che per la 78esima volta ospiterà la tappa conclusiva.

La Cima Coppi sarà lo Stelvio con i suoi 2.758 metri. La Wine Stage di questa edizione sarà la cronometro del Prosecco Superiore da Conegliano a Valdobbiadene (territorio che dal 2019 è entrato a far parte del patrimonio Unesco). Per la prima volta nella storia della Corsa Rosa, una tappa partirà all’interno di una base militare, da Rivolto, sede del 2° Stormo dell’Aeronautica Militare. Un anno importante per la base friulana: nel 2020 si celebrerà anche la 60^ stagione della Pan (Pattuglia Acrobatico Nazionale) e delle Frecce Tricolori. L’arrivo a Rimini ricorderà il grande regista Federico Fellini nel centenario della nascita. 45.000 saranno i metri di dislivello totale della corsa. Quella dall’Ungheria sarà la 14^ partenza dall’estero per il Giro d’Italia e la prima da un Paese dell’Est Europeo.

21 tappe tra l’Ungheria e l’Italia (dal 9 al 31 maggio) per incoronare il vincitore del Giro d’Italia e mostrare al Mondo molti siti Patrimonio dell’Unesco e molte altre bellezze del territorio italiano, sia in partenza che in arrivo di tappa che lungo il percorso. Da Budapest con il suo quartiere del Castello fino a Milano con il Cenacolo di Leonardo passando per la seconda tappa ungherese con l’Abbazia di Pannonhalma e quindi per la Sicilia (con il Duomo di Monreale, la Valle dei Templi di Agrigento e l’Etna); la Puglia con il Monte Sant’Angelo e la Foresta Umbra; l’Emilia Romagna dove la corsa sfiorerà Ravenna; il Veneto con il sito di Arquà Petrarca e le Colline del Prosecco Superiore e infine con l’unicità delle Dolomiti che dal 2009 sono Patrimonio Mondiale dell’Umanità e che interesseranno la corsa attraverso tre Regioni (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige).

GRANDE PARTENZA DALL’UNGHERIA

Sarà l’Ungheria sabato 9 maggio, con la tappa di apertura a cronometro per le vie di Budapest di 8,6 km e due tappe per velocisti nel nord del Paese, a lanciare il Giro d’Italia 2020. La carovana rosa poi si trasferirà in Sicilia dove, martedì 12 maggio, inizierà la sua risalita verso il traguardo finale di Milano.

PRIMA SETTIMANA IN ITALIA

La Monreale-Agrigento di 136 km aprirà il trittico di tappe nella Regione Siciliana. Mercoledì 13 primo arrivo in quota del Giro con la Enna-Etna (Piano Provenzana 1.775 m) di 150 chilometri. Una salita inedita, già scalata in parte nel 2011, attaccata da nord (Linguaglossa) per giungere a Piano Provenzana. Giovedì 14 ultima tappa sull’isola da Catania a Villafranca Tirrena per poi ripartire il giorno successivo, in Calabria, da Mileto e giungere dopo 223 km a Camigliatello Silano (lunga salita finale di 22 km con pendenze dolci). Sabato 16 maggio frazione dedicata alle ruote veloci del gruppo da Castrovillari a Brindisi. Tappa mossa, la nona, soprattutto nella parte finale, che porterà il gruppo da Giovinazzo a Vieste (circuito finale di 12,7 km). Lunedì 18 ecco il primo giorno di riposo. 
SECONDA SETTIMANA

Si parte con una tappa mossa, in Abruzzo, tra San Salvo e Tortoreto Lido di 212 km. Tra le Marche e l’Emilia Romagna si snoda la tappa 11, mercoledì 20 maggio, da Porto Sant’Elpidio a Rimini. Il giorno successivo partenza e arrivo a Cesenatico con un percorso insidioso che ricalca quello della Gran Fondo Nove Colli giunta alla sua 50^ edizione. Da Cervia a Monselice per la tappa numero tredici; 190 chilometri che porteranno il gruppo dall’Emilia Romagna al Veneto dove, sabato 23 è in programma la cronometro da Conegliano a Valdobbiadene. Una prova contro il tempo molto impegnativa di 33,7 km (che prevede nella prima parte lo strappo duro di Ca’ del Poggio) tra le colline del Prosecco Superiore che da quest’anno sono diventate patrimonio dell’Unesco. Dalla base aerea di Rivolto, quella delle Frecce Tricolori, partirà domenica 24 una tappa chiave nell’economia della Corsa Rosa. L’arrivo è posto a Piancavallo (che sarà anche la Montagna Pantani) dopo aver scalato Sella Chianzutan, Forcella di Monte Rest e Forcella di Pala Barzana. Lunedì 25 è previsto il secondo e ultimo giorno di riposo a Udine.

TERZA E ULTIMA SETTIMANA

Si entra nella settimana decisiva del Giro con una tappa che si sviluppa interamente nella Regione Friuli. Partenza da Udine e arrivo a San Daniele del Friuli con nel finale il Monte Ragogna - da scalare tre volte – compreso nei due giri di circuito di 27 km. Mercoledì 27 maggio partenza da Bassano del Grappa e arrivo a Madonna di Campiglio dopo 202 chilometri. Tappa che prevede oltre 5.000 metri di dislivello con l’inedita Forcella Valbona, il Monte Bondone dal versante di Aldeno e il Passo Durone prima del traguardo. La 18^ frazione da Pinzolo ai Laghi di Cancano (arrivo inedito) nel Parco Nazionale dello Stelvio risulterà una delle più dure della Corsa Rosa. Si parte subito in salita per affrontare Campo Carlo Magno, quindi Passo Castrin e il Passo dello Stelvio (Cima Coppi) dal versante di Prato allo Stelvio. Dopo la discesa si attacca subito la salita per i Laghi di Cancano. Venerdì 29 la tappa più lunga del Giro da Morbegno ad Asti, 251 km, strizza l’occhio per l’ultima volta ai velocisti. Tappa mozzafiato la 20^ da Alba a Sestriere (Tappa Bartali). Si parte subito con il naso all’insù verso i 2.744 m del Colle dell’Agnello. Sconfinamento in Francia per affrontare il Col d’Izoard. Rientro in Italia dal Monginevro per affrontare la salita finale di Sestriere dal versante di Cesana Torinese. Gran finale, domenica, con la cronometro individuale da Cernusco sul Naviglio, Città Europea dello Sport 2020, a Milano in Piazza Duomo sotto la Madonnina. Crono piatta di 16,5 chilometri per chiudere questa 103^ edizione.


GIRO D'ITALIA, LE 13 PRECEDENTI PARTENZE DALL'ESTERO

  • 1965    San Marino (Repubblica di San Marino)
  • 1966    Montecarlo (Principato di Monaco)
  • 1973    Verviers (Belgio)
  • 1974    Città Del Vaticano
  • 1996    Atene (Grecia)
  • 1998    Nizza (Francia)
  • 2002    Groningen (Olanda)
  • 2006    Seraing (Belgio)
  • 2010    Amsterdam (Olanda)
  • 2012    Herning (Danimarca)
  • 2014    Belfast (Irlanda Del Nord)
  • 2016    Apeldoorn (Olanda)
  • 2018    Gerusalemme (Israele)

Aggiornamento del 24 ottobre 2019, ore 19.45 – Dichiarazioni – Il vincitore dell'ultimo Giro d'Italia, Richard Carapaz, ha detto: "La vittoria al Giro d’Italia del 2019 rappresenterà per sempre un momento importantissimo nella mia storia di corridore, il solo ripensarci mi emoziona. Devo tanto ai miei genitori e a tutte le persone che mi hanno aiutato a diventare il ciclista che sono oggi. Non mi stancherò mai di ripetere ai ragazzi che si avvicinano al ciclismo in Ecuador quanto sia importante inseguire i propri sogni. Spero veramente di essere al via del Giro nel 2020, ne parlerò sicuramente con la squadra poi prenderemo una decisione. È un percorso molto interessante con tappe che possono riservare tante sorprese. Nell’ultima settimana c’è molta montagna, lo Stelvio potrebbe essere decisivo, spero veramente di esserci".

Il tre volte campione del mondo Peter Sagan ha dichiarato: "È bello essere oggi qui alla presentazione del percorso del Giro d’Italia 2020 e posso annunciare che sarò al via da Budapest. So che tanti miei connazionali verranno a seguire il Giro visto che la Slovacchia è molto vicina all'Ungheria. So anche che avrò tantissimi tifosi sulle strade italiane perchè in Italia mi allenavo e ci abitavo fino a qualche anno fa. Il Giro è una corsa molto importante e la prima parte del percorso è quella più adatta alle mie caratteristiche ma vorrei tener duro fino alla fine".

Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, ha detto: "Il Giro d’Italia è parte della storia e della cultura italiana. Ogni giorno utilizziamo metafore, modi di dire, soprannomi che sono nati nei 110 anni che ci separano dal primo Giro del 1909. È una fonte inesauribile di ricordi, di storie, di passione che ha diviso il Paese in tifoserie, sane e divertite e allo stesso tempo lo ha unito grazie a grandi campioni e all’amore per la bicicletta. Il Giro ha saputo nei decenni ripagare l’affetto degli italiani in molti modi: tra questi mi piace ricordare l’iniziativa che coinvolge le scuole elementari educando le bambine e i bambini ai valori del Giro, al fair play, alla cultura della bicicletta e della mobilità sostenibile, passando per l’educazione stradale e alimentare”.

Urbano Cairo, presidente ed amministratore delegato di Rcs MediaGroup, ha dichiarato: "Il Giro d’Italia, così come tutto lo sport, è un asset di grande importanza per tutto il gruppo Rcs. Con la Rai abbiamo instaurato un rapporto di proficua collaborazione che permette di produrre una corsa di altissimo livello soprattutto sotto il punto di vista delle immagini che vengono diffuse nel mondo. Siamo molto contenti della presenza del governo con il ministro dello Sport Spadafora, qui oggi, come abbiamo apprezzato l’intervento del presidente del Consiglio, Conte, nella tappa di Frascati dell’ultima edizione del Giro. Questa manifestazione, che unisce l’Italia da oltre cento anni, non può prescindere dalla collaborazione con le maggiori Istituzioni del nostro Paese visto che il Giro è una delle rappresentazioni più significative dell’Italia nel mondo".

Paolo Bellino, direttore generale e amministratore delegato Rcs Sport, ha sottolineato come: "Il Giro d’Italia è una manifestazione che travalica l’evento sportivo. Lungo il suo percorso, infatti, toccheremo molti siti patrimonio dell’Unesco - a partire da Budapest - e mostreremo nei cinque continenti le immagini di luoghi meravigliosi che incontreremo sia in partenza e arrivo di ogni tappa che lungo il percorso. Molto importante è la partnership che abbiamo stretto con Enit-l’Agenzia Nazionale del Turismo  perché il Giro d’Italia diffonde, con tutti i suoi canali mediatici, non solo una corsa di ciclismo di altissimo spessore ma anche l’immagine dell’Italia a 360 gradi. Nella prossima edizione, attraverso la copertura televisiva nel mondo, raggiungeremo quasi 800 milioni di telespettatori che aggiunti ai tanti appassionati che ci seguono – sia sulle strade che sui canali Rai – posizionano Il Giro nell’élite  degli eventi sportivi internazionali. Siamo certi che, grazie al supporto di tutti i nostri partner siano essi istituzioni, sponsor o media, anche il prossimo Giro d’Italia sarà un evento da non perdere".

Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia ha detto: "Per la prima volta nella sua storia il Giro partirà da un Paese dell’Europa dell’Est e per la quattordicesima dall’estero. Questo dimostra ancora una volta l’appeal che la nostra manifestazione riscuote non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Il percorso sarà impegnativo ma equilibrato con tre cronometro e sette arrivi in salita. L’ultima settimana tra le Dolomiti e le Alpi sarà decisiva e il ritorno dell’arrivo a Milano - con una cronometro individuale - lascerà comunque aperta la corsa fino all’ultimo giorno. Mi fa molto piacere l’annuncio fatto oggi da un corridore del livello di Peter Sagan, che il prossimo anno sarà al via del Giro, perché testimonia ancora una volta come gli atleti di spessore internazionale sono attratti dalla Corsa Rosa".

Il presidente della Rai Marcello Foa ha dichiarato: "Lo sforzo della Rai per il Giro è un qualcosa di incredibile, una grande lavoro di una grande squadra. Ci sono due appuntamenti fissi che ogni anno sono seguiti da praticamente tutti gli italiani: il Festival di Sanremo e il Giro d’Italia. Proprio come il Festival di Sanremo, il Giro è  un evento cui nessun italiano vorrebbe rinunciare. È una tradizione parte della storia e dell'identità del nostro Paese. Una passione che viene trasmessa di generazione in generazione: un bel momento di unione nazionale".

È sempre una grande emozione vedere il Giro d'Italia terminare la sua corsa a Milano - ha dichiarato il sindaco di Milano Giuseppe Sala -, forse perché è da qui che ebbe inizio la prima gara nel 1909 o perché, con il Giro 103, saranno ben 78 i vincitori premiati in Piazza del Duomo. Anche nel 2020 Milano e la città metropolitana saranno protagoniste di un'ultima tappa entusiasmante: una cronometro che, sono certo, saprà trasmettere la bellezza di questa competizione e di questo sport a migliaia di appassionati, turisti e curiosi".

 

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